Privacy Policy 5°Convegno anticoagulazione.it – Fondazione Arianna
Convegno Anticoagulazione.it 2020
6 Gennaio 2020
Start Covid 19
12 Maggio 2020

5°Convegno anticoagulazione.it

Il 6 e  7  febbraio 2020 si è tenuto a Bologna il 5°convegno anticoagulazione.it, promosso da Fondazione Arianna Anticoagulazione e in collaborazione con A.I.P.A-Bologna, evento che ormai da anni rappresenta oltre che un’importante incontro tra un pool multidisciplinare di esperti , anche un fondamentale luogo di confronto tra pazienti anticoagulati,  medici ed istituzioni.

Il convegno ha avuto come obiettivo quello di  fare il punto sulla gestione della terapia anticoagulante, facendo luce su ciò che ancora non funziona nel trattamento di questi pazienti; medici d’urgenza, esperti di emostasi ed trombosi, anestesisti, ortopedici si sono confrontati su come interpretare le linee guida delle rispettive società scientifiche, per riuscire ad avere una linea comune prima di tutto nell’interesse del paziente.

L’interesse del paziente anticoagulato e il suo sostegno da parte del sistema Sanitario Nazionale, al momento carente, è stato argomento di dibattito nella tavola rotonda a cui hanno partecipato medici di diversi centri TAO Italiani, il Presidente della FEDER-A.I.P.A. e vari presidenti delle A.I.P.A. locali italiane. Dalla tavola rotonda è emerso che una stretta collaborazione tra FEDER-A.I.P.A. e centri FCSA è indispensabile per far sentire la propria voce.

Le due giornate del convegno sono state anche ampiamente dedicate allo stato attuale del registro START (registro di raccolta ed analisi dei risultati clinici registrati nei pazienti trattati con anticoagulanti o antitrombotici),alle nuove sezioni nate dallo stesso e allo stato di avanzamento dello studio MAS, APIDULCIS e GIASONE promossi da Fondazione Arianna.

Non possiamo non citare in chiusura  alcune parole della relazione del Prof.Coccheri(Presidente onorario di Fondazione Arianna)dal titolo “Il Rapporto medico-paziente nell’era della medicina digitale”.”Nella divulgazione bisogna spiegare la complessità della malattia che è complessa perchè il paziente è complesso, non viceversa.   Nel mondo di oggi informatizzato, quanto può essere utile il machine-learning e i robot? Sicuramente molto, ma questi devono essere umanizzati con dati real-life e con l’etica.”

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